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TACUS


Mariannina Coffa, la poetessa ribelle
Mariannina Coffa (1841–1878), poetessa di Noto conosciuta come la “Saffo siciliana”, fu figura inquieta e ribelle dell’Ottocento. Cresciuta tra fermenti risorgimentali e rigide convenzioni sociali, visse un destino segnato da un amore negato, un matrimonio imposto e la repressione del suo talento. La sua voce sopravvive nei versi e nelle lettere clandestine, testimonianza struggente della condizione femminile in Sicilia


Vincenzo Bellini: il "cigno di Catania"
Vincenzo Bellini (1801-1835), il “cigno di Catania”, è uno dei protagonisti assoluti del belcanto italiano. Autore di capolavori come Norma, La sonnambula e I Puritani, seppe trasformare la melodia in linguaggio universale di emozione e desiderio. La sua musica, ammirata da Wagner, Chopin e Verdi, incarna la malinconia romantica e continua a influenzare compositori, interpreti e perfino la musica da film.


Viaggio alla scoperta della Santuzza
Santa Rosalia, eremita e regina, è l’anima di Palermo: simbolo di fede, identità e resilienza. Dalla grotta sul Monte Pellegrino alle luci del Festino, la Santuzza accompagna la città tra silenzio e clamore, sacro e profano. Ogni anno la sua memoria rivive nei pellegrinaggi, nei cibi, nei riti e nelle preghiere che raccontano la contraddizione e la bellezza di una comunità che in lei continua a riconoscersi.


La nascita del Liberty
Dall’8 al 14 luglio 2025 l’Europa celebra l’Art Nouveau Week, rinnovando l’incanto della modernità floreale che trasformò le città in giardini di pietra. Palermo, con la sua “via siciliana” al Liberty, intrecciò modernità e tradizione mediterranea in architetture sinuose, decorazioni poetiche e visioni cosmopolite. Un’eredità che ancora oggi brilla sul volto della città, fragile e tenace come un fiore di luce.


Vincenzo Ragusa, scultore errante tra due mondi
Vincenzo Ragusa, scultore siciliano dell’Ottocento, fu tra i primi artisti italiani a intrecciare Oriente e Occidente. Garibaldino, docente a Tokyo durante la Restaurazione Meiji, portò in Giappone il realismo occidentale. La sua vicenda, tra impegno civile e dialogo interculturale, lo consacra precursore di un’arte senza confini.


Una chiave per celebrare San Pietro: elogio di un dolce dimenticato
A Palermo, la Chiave di San Pietro è molto più di un dolce: è un simbolo rituale e affettivo che unisce fede, memoria e cultura popolare. Preparata per la festa dei Santi Pietro e Paolo, questa chiave commestibile racconta storie di devozione, amore e tradizione. Realizzata con miele, mandorle e decorazioni colorate, è un piccolo rito domestico che tramanda l’identità palermitana e apre le porte a un patrimonio immateriale ancora vivo.
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