IL GRAN BALLO REGENCY A VILLA AIROLDI: SABATO 14 SETTEMBRE
Cari gentili lettori,
La stagione è stata trionfalmente inaugurata, sabato 14 settembre, dall’assai atteso Gran Ballo. Tutta l'alta società e la migliore borghesia cittadina si è riunita presso la bella e splendidamente affrescata Villa Airoldi – dimora dello stimatissimo Girolamo Reggio marchese della Ginestra – al cospetto di sua maestà la Regina Carlotta.
L'Autrice di queste note non poteva certo esimersi dal riportare, su queste colonne, fasti e disastri del regale consesso festoso. Pare che fra i convitati, con indosso un abito rosa e meravigliosi gioielli che in pochi possono vantare, vi fosse una nota e stimata poetessa di nobilissimo lignaggio e di ottima istruzione che – nella sua grande tenuta circondata da paradisiaci giardini – si diletta a comporre in dialetto siciliano.
Non è mancata neppure una giovane editrice che, pur non essendo di nobile casato, è stata capace di confondersi tra gli ospiti grazie ad un abito semplice ma efficace, realizzato da una rinomata modista, seppure con della stoffa in svendita. Abito assai dignitoso, in grado di non farla sfigurare tra le altre dame. E che dire della Lady dall’accento italico, con indosso il più bell’abito della serata, in puro stile parigino? Ammirate fanciulle e invitate la vostra modista ad aggiornare i cataloghi!
Tra gli splendori della serata, non è certo passata inosservata una radiosa Lady in rosso. Sarà forse un’attrice? Nondimeno il colore più indossato da giovani e lady è stato il bianco, la scelta migliore per esprimere grazia ed eleganza.
Ciò che non è certo sfuggito a questa Autrice è stata la considerevole penuria di calze! Santi numi, siamo già giunti al punto di non poter contrastare l'aumento del costo della seta? Una carenza offuscata solamente dal vasto numero di diamanti e preziosi, che adornavano i décolleté delle dame. Un vero tripudio per gli occhi!
Tuttavia, è mio dovere rimarcare il numero elevato di teste, anche maschili, dai capelli svolazzanti e uno scandaloso colore rosa sul capo di una delicata dama. Ella, benché intenta a destare stupore con la sua insolita chioma, è nota per la sua dolce indole e la prontezza d’intelletto. Tra quelle degne di nota, un’acconciatura simile a una cascata di rose.
La serata è stata certamente ricca di bellezze da ogni parte – bionde, scure e d’ogni colore – tale da rendere arduo il lavoro del notorio ritrattista di corte, sempre a zonzo nel tentativo di immortalare qualche volto. In sala, un vero giardino di bellezze in fiore che ha estasiato anche la vista dei, seppur pochi, gentiluomini presenti. Ne è un degno esempio l’incantevole e dolce Lady che, benché rimasta perlopiù seduta, è stata capace di stupire tutti con il suo lungo strascico e la cultura della sua parola. Ed ancora la piccola dama – allegra e vivace come un cardellino, capace di allietare tutti con amabile brio – che pare porti il nome della dea della Luna! E che dire della splendida principessa inglese che, fluttuando nella sala piena di grazia, ha fatto girare più di una testa?
Questa Autrice non può certo tacere su una bellissima Lady che, pur canzonandosi di essere più su di età dell’essere debuttante, ha ammaliato con la sua impeccabile e multiforme istruzione, degna di una donna preziosissima. Quantunque si è certamente fatta ancor più notare dopo aver rivelato – per alcuni con troppa audacia – la sua passione per il pugilato. Vi saranno ancora uomini alla sua pari? Anche la dolce coppia di fanciulle, certamente amiche e deliziose come due fiori in sboccio, non ha mancato di essere osservata. Ci si chiede, tuttavia, il perché della loro assenza dal gruppo di giovani debuttanti!
Degna di menzione è di certo l’attenzione della Regina per Lord E., il più dotato in altezza, che pare sia stato il cavaliere più nominato durante tutta la serata. Invero, il cavaliere più ambito per la danze non ha danzato, se non quando invitato a farlo dalla stessa Regina. Che peccato! Un doveroso accenno è da riservare all’elezione del Diamante della Stagione, delicata fanciulla fattasi notare insieme ad una giovane e angelica dama, dalle fattezze indiane del Catai.
Ma miei cari lettori, un Gran Ballo non può esser definito tale senza qualche episodio di pura eccentricità. Lo sa bene la deliziosa dama che ha dato vita a una insolita lettura di arcani d’oro! Circolando tra i tavoli con i suoi dorati tarocchi, pare abbia allietato i presenti con buone nuove e ottimi auspici.
Senza dubbio un’impresa assai ardua, se si pensa all’addensamento di commensali ai tavoli. Pare che, per il successo del buon cibo, fossero così affollati da impedirsi a vicenda di allargare i gomiti. Poco male, la buona società non richiede certo di farlo! E cosa dire del salone centrale con il suo soffitto di stelle? Di certo che è stato testimone del chiaro sentimento anti americano del popolo siciliano. Il gruppo di danzatori ha saputo convertire la Giga Americana in un disastroso pestone di abiti e piedi.
Qualcuno si lamenterà, qualcun altro sorriderà, cionondimeno è sentimento comune tollerare qualche pestone, fintanto che non provochi catastrofiche cadute. Si sa che se non torni con l’abito strappato vuol solo dire che non hai danzato abbastanza.
Tra le note curiose, che questa Autrice vuole condividere, è da includere la misteriosa sparizione di un ventaglio, ritrovato grazie al provvidenziale aiuto di una gran dama.
Ahimè, pur nel trionfo della serata appena trascorsa, si è notata con una certa apprensione la mancanza di proposte di matrimonio o dichiarazioni ardite.
Questa Autrice, malgrado tutto, non può che rammentare l’aspettativa disattesa di alcune giovani dame, chiedendosi se i gentiluomini siano rimasti intimoriti dalla magnifica cornice o dal rumore della pioggia incessante. Cionondimeno, grande è stato l’impegno della nobile padrona di casa nel garantire il perfetto svolgimento del ballo, soprattutto di fronte a un imprevisto temutissimo: la pioggia battente. Difatti, non appena i primi tuoni hanno risuonato in lontananza, il suo cuore ha tremato, mentre una profonda ansia si è impadronita della sua persona. Tuttavia, con solerzia, ha prontamente ordinato di aprire i grandi saloni della villa per il rapido trasporto dei tavoli, dalle logge alle stanze affrescate, offrendo così un riparo sicuro a tutti gli ospiti.
Intanto c'è chi vocifera sul prossimo ballo e su cosa la prossima stagione porterà. Vi saranno forse allettanti proposte di matrimonio? O i gentiluomini preferiranno ancora una volta il silenzio, lasciando le dame sospiranti e piene di speranza? Non ci resta che attendere con trepidazione.
Sentitamente vostra,
Lady Whistledown
Fotografie di Michelangelo Marino
Articolo a cura della redazione di TACUS Arte Integrazione Cultura
Evento in collaborazione con la Compagnia Internazionale di Danza Storica Harmonia Suave di Carla Favata
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