Belladonna. Guaritrici, streghe e avvelenatrici
- Tacus Associazione
- 30 nov 2024
- Tempo di lettura: 3 min
Mani femminili tra magia e medicina
Un itinerario dal taglio storico-antropologico, tra i vicoli del centro storico, sulle tracce di antiche guaritrici, streghe, mammane e avvelenatrici. Un racconto che — tra veleni, erbe magiche, magia terapeutica e medicina popolare — intreccia ricettari, credenze popolari, gesti propiziatori, antichi saperi, processi per maleficio e riti terapeutici, per dar luce al sottile confine che separa l’arte di sanare da quella di maleficare.
DETTAGLI
— Date: controlla le date in calendario
— Raduno: Piazza Santo Spirito
— Durata: 2h ca.
— Accessibilità: itinerario senza barriere, adatto a carrozzine, passeggini e pet friendly
— Contributo a supporto delle attività: €5 non tesserati / €3 soci / gratuito per minori di 12 anni e persone con disabilità
— Prenotazione obbligatoria (entro 24h): 320.2267975. Esempio: “Il Conte di Cagliostro - Mario Rossi - 2 pax - Tel. +39…”
PERCHÈ PARTECIPARE
— Per scoprire un universo femminile fatto di saperi erboristici, magie e superstizioni.
— Per comprendere il ruolo ambiguo di figure sospese tra guarigione e maleficio.
— Per rivivere storie di donne perseguitate, temute e rispettate.
DONNE TRA MAGIA E MEDICINA
«Mani femminili che quotidianamente sminuzzano sostanze e le mescolano al cibo, ai quali si affida il compito di star meglio o di risanare, di rinvigorire o, al contrario, di indebolire fino ad uccidere».
Mammane, guaritrici, streghe e avvelenatrici furono per secoli le depositarie di antiche conoscenze popolari, arti magico-terapeutiche e di un sapere “altro”. Si trattava di un sistema complesso che intrecciava erboristeria, gesti simbolici e formule religiose.
Nelle campagne italiane, dove la medicina ufficiale giunse tardi, la guaritrice rappresentava una figura carismatica e insostituibile, capace di lenire dolori, sciogliere paure e restituire speranza. Spesso venerate come benefattrici e talvolta condannate come malefiche, divennero oggetto di sospetti, accuse e processi inquisitoriali.
La loro figura racchiudeva infatti un potere ambivalente: quello di curare o “maleficare”, alleviare la sofferenza o manipolare il destino altrui attraverso veleni, incantesimi e rituali. Simboli di un potere femminile al tempo stesso inquietante e seducente, seppero incarnare l’eterno confine tra la cura e il sortilegio, tra la guarigione e il timore.
LA PASSEGGIATA
L’itinerario, nel cuore antico di Palermo, si snoderà da Piazza Santo Spirito ai Quattro Canti, attraversando vicoli e piazze che furono scenario di superstizioni e accuse. Attraverso un racconto corale che intreccia antropologia, storia sociale e memoria popolare, proveremo a restituire voce alle storie di donne dimenticate e ad approfondire il complesso affresco di credenze, paure e saperi che hanno attraversato i secoli.
NOTE
— L’iniziativa, a carattere culturale e divulgativo, è curata dai volontari di TACUS ed è proposta esclusivamente in lingua italiana.
— Si tratta di un racconto itinerante, e non di una visita guidata: lungo il percorso non sono previste descrizioni architettoniche né ingressi a monumenti.
— L’evento è a numero chiuso e verrà confermato al raggiungimento di almeno 10 partecipanti. Lo staff si riserva la facoltà di annullare o posticipare la data per esigenze organizzative o eventuali imprevisti, dandone tempestiva comunicazione.
— Il contributo richiesto è destinato a sostenere le attività culturali e sociali inclusive promosse dall’associazione.
CHI SIAMO
— TACUS Arte Integrazione Cultura è un’associazione di promozione sociale impegnata nella promozione della cultura inclusiva, nella valorizzazione del patrimonio immateriale e nel favorire la partecipazione attiva alla vita culturale del territorio.
— Le passeggiate raccontate sono un progetto originale TACUS per restituire voce alla memoria storica e collettiva.
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