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La Vecchia dell'Aceto: storia di una avvelenatrice

  • Immagine del redattore: Tacus Associazione
    Tacus Associazione
  • 12 mar 2024
  • Tempo di lettura: 3 min

La Vecchia dell'Aceto: storia o leggenda?

Un viaggio a ritroso nel tempo, tra i vicoli del centro antico di Palermo, alla scoperta di Giovanna Bonanno, la temuta avvelenatrice nota come Vecchia dell’Aceto e protagonista dell’omonimo romanzo di Luigi Natoli. Dal Noviziato ai Quattro Canti, un itinerario storico-letterario che ripercorre i luoghi della sua esistenza: tra realtà e finzione, superstizione e marginalità, seguiremo le orme di una donna che, nell’ombra della storia ufficiale, divenne leggenda.


DETTAGLI

Date: controlla le date in calendario

Raduno: Piazza della Memoria

Durata: 1h e 45 min ca.

Accessibilità: itinerario senza barriere, adatto a carrozzine, passeggini e pet friendly

Contributo a supporto delle attività: €5 non tesserati / gratuito per soci, minori di 12 anni e persone con disabilità

Prenotazione obbligatoria (entro 24h): 320.2267975. Esempio: “La Vecchia dell'Aceto - Mario Rossi - 2 pax - Tel. +39…”


PERCHÈ PARTECIPARE

— Per dare voce a chi la storia ha taciuto e riscrivere la memoria collettiva dal margine.

— Per lasciarsi sedurre dalla Palermo più nascosta, dove superstizione e sapere popolare si intrecciano.

— Per scoprire come ogni leggenda affonda le radici in una verità storica.


STREGA, GUARITRICE, CRIMINALE O VITTIMA?

Nota alle cronache giudiziarie come la Vecchia dell’Aceto, Giovanna Bonanno si è trasformata, nel corso dei secoli, in una figura sospesa tra leggenda popolare e realtà storica. Donna del popolo, emarginata e temuta, è divenuta il simbolo inquieto di un’epoca contraddittoria, incarnando con tragica potenza le paure, le disuguaglianze e le ossessioni del XVIII secolo. A restituirle voce e corpo fu Luigi Natoli, che nel suo romanzo omonimo la ritrasse con sguardo lucido e compassionevole, rendendola non soltanto protagonista narrativa, ma emblema universale di una giustizia distorta e di una femminilità negata.


Giovanna Bonanno non fu soltanto un’avvelenatrice, ma il riflesso cupo di una società profondamente segnata da violenza di genere, superstizione e marginalità. Una donna che, spinta ai margini, trovò nell’arte del veleno un mezzo di potere e di sopravvivenza, mentre le gocce del suo aceto, silenziose e letali, si insinuarono nelle case, nei matrimoni, negli sguardi delle donne infelici, fino a destare scandalo e a scatenare la repressione feroce del potere viceréale.


LA PASSEGGIATA

L’itinerario è un viaggio storico-letterario nei luoghi in cui Giovanna Bonanno visse, operò e fu infine condannata. Dal Noviziato al cuore barocco della città, attraverseremo un dedalo di vicoli e memorie, seguendo le tracce di una donna che seppe farsi ombra, pozione, sussurro e condanna. Il racconto intreccia documenti d’archivio, testimonianze orali e suggestioni tratte dalla letteratura di Luigi Natoli, restituendo non soltanto i fatti, ma anche il clima emotivo, culturale e sociale in cui si consumò la sua vicenda.


Non una mera cronaca di crimini né la semplice ricostruzione di un processo, ma un’indagine storico-antropologica sulla paura sociale, sulla marginalità e sul rapporto tra giustizia e potere. Un viaggio nella memoria collettiva, dove la Palermo del Settecento rivive nella sua doppia anima: città di santità e veleno, di retaggi magici e disuguaglianze strutturali, di condanne esemplari e resistenze invisibili. Un percorso per guardare il passato con occhi critici, restituendone senso, voce e dignità.


NOTE

— L’iniziativa, a carattere culturale e divulgativo, è curata dai volontari di TACUS ed è proposta esclusivamente in lingua italiana.

— Si tratta di un racconto itinerante, e non di una visita guidata: lungo il percorso non sono previste descrizioni architettoniche né ingressi a monumenti.

— L’evento è a numero chiuso e verrà confermato al raggiungimento di almeno 10 partecipanti. Lo staff si riserva la facoltà di annullare o posticipare la data per esigenze organizzative o eventuali imprevisti, dandone tempestiva comunicazione.

— Il contributo richiesto è destinato a sostenere le attività culturali e sociali inclusive promosse dall’associazione.


CHI SIAMO

TACUS Arte Integrazione Cultura è un’associazione di promozione sociale impegnata nella promozione della cultura inclusiva, nella valorizzazione del patrimonio immateriale e nel favorire la partecipazione attiva alla vita culturale del territorio.

— Le passeggiate raccontate sono un progetto originale TACUS per restituire voce alla memoria storica e collettiva.


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