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TACUS


Viaggio alla scoperta della Santuzza
Santa Rosalia, eremita e regina, è l’anima di Palermo: simbolo di fede, identità e resilienza. Dalla grotta sul Monte Pellegrino alle luci del Festino, la Santuzza accompagna la città tra silenzio e clamore, sacro e profano. Ogni anno la sua memoria rivive nei pellegrinaggi, nei cibi, nei riti e nelle preghiere che raccontano la contraddizione e la bellezza di una comunità che in lei continua a riconoscersi.


La nascita del Liberty
Dall’8 al 14 luglio 2025 l’Europa celebra l’Art Nouveau Week, rinnovando l’incanto della modernità floreale che trasformò le città in giardini di pietra. Palermo, con la sua “via siciliana” al Liberty, intrecciò modernità e tradizione mediterranea in architetture sinuose, decorazioni poetiche e visioni cosmopolite. Un’eredità che ancora oggi brilla sul volto della città, fragile e tenace come un fiore di luce.


Vincenzo Ragusa, scultore errante tra due mondi
Vincenzo Ragusa, scultore siciliano dell’Ottocento, fu tra i primi artisti italiani a intrecciare Oriente e Occidente. Garibaldino, docente a Tokyo durante la Restaurazione Meiji, portò in Giappone il realismo occidentale. La sua vicenda, tra impegno civile e dialogo interculturale, lo consacra precursore di un’arte senza confini.


Una chiave per celebrare San Pietro: elogio di un dolce dimenticato
A Palermo, la Chiave di San Pietro è molto più di un dolce: è un simbolo rituale e affettivo che unisce fede, memoria e cultura popolare. Preparata per la festa dei Santi Pietro e Paolo, questa chiave commestibile racconta storie di devozione, amore e tradizione. Realizzata con miele, mandorle e decorazioni colorate, è un piccolo rito domestico che tramanda l’identità palermitana e apre le porte a un patrimonio immateriale ancora vivo.


Helen Keller: una voce nel buio, una luce nella storia
Helen Keller, nata sordocieca, è divenuta simbolo universale di resistenza, emancipazione e rivoluzione del linguaggio. Con l'aiuto di Anne Sullivan, che le insegnò a “leggere il mondo” attraverso il tatto, trasformò il silenzio in pensiero e il corpo in parola. Non solo icona di resilienza, ma attivista femminista e socialista, sfidò l’abilismo e il potere, aprendo nuove vie per una pedagogia inclusiva e una società più giusta.


Quando Roma si vestiva di rose e ambiguità: il dies meretricum
Il dies meretricum, celebrato il 23 aprile nell'antica Roma, era il giorno dedicato alle prostitute, che rendevano omaggio a Venere Ericina con processioni e offerte votive. Questa festa, sospesa tra sacro e profano, rifletteva la complessa regolamentazione della prostituzione nella Roma repubblicana e imperiale, e il duplice culto della dea, divisa tra sensualità e virtù, tra margine e centro della vita religiosa e sociale.
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