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TACUS: la nostra storia, la nostra visione

  • Immagine del redattore: Tacus Associazione
    Tacus Associazione
  • 15 gen 2024
  • Tempo di lettura: 3 min

Aggiornamento: 26 set

Nelle storie, piccole o grandi che siano, c’è sempre un punto di partenza, una scintilla che accende il cammino. La storia di TACUS nasce dall’incontro tra memoria familiare e desiderio di cambiamento, da un vissuto fatto di amore, sfide e resilienza, che ci ha insegnato a guardare la disabilità come risorsa e mai come limite.


I nostri primi maestri e motivatori sono stati nonna Carmela, in carrozzina, e nonno Pietro, non vedente. Dai loro gesti quotidiani e dal loro modo di abitare il mondo abbiamo appreso cosa significhi affrontare barriere visibili e invisibili, vivere giudizi e pregiudizi e trasformarli in forme di resistenza. Ricordiamo ancora la frustrazione provata nello scoprire luoghi inaccessibili, comportamenti inadeguati o sguardi che pesano più di mille ostacoli. È stato in quei momenti che la consapevolezza si è trasformata in necessità: non bastava più osservare, bisognava agire.


Da qui è nato anche il desiderio di trasmettere a tuttə il profumo dolce delle zagare nei cortili di Palermo, il suono delle campane che rimbalzano tra le cupole arabe e le architetture normanne, il vociare dei mercati dove lingue diverse si intrecciano da secoli, insieme agli scenari di luce e contrasti che la città regala.


Superare le barriere non è semplice, ma attraverso un’idea semplice e radicale nel 2014 abbiamo deciso di dare vita a TACUS: un’associazione di promozione sociale che fa dell’inclusione e dell’accessibilità la propria missione. L’idea di fondo è sempre stata quella di trasmettere cultura, perché la cultura è di tuttə e deve essere per tuttə.


Palermo possiede un patrimonio storico, artistico e immateriale vastissimo. Perché dunque non utilizzarlo come strumento di sensibilizzazione e coesione, trasformandolo in un linguaggio universale che unisce, accoglie e abbatte barriere?


Definite le basi ideali, bisognava costruire quelle operative. La sfida è stata colmata attraverso la scelta del racconto, perché la storia dell’umanità si è sempre nutrita di narrazioni: miti, leggende, simboli. Da qui è nato un lavoro di indagine che ci ha condotto a sviluppare percorsi su più livelli: itinerari culturali accessibili, attività educative e interculturali, esperienze di conoscenza e consapevolezza sociale. Ogni progetto è pensato come strumento capace di garantire pari opportunità di partecipazione, superando ostacoli fisici, economici, comunicativi e cognitivi.


Non turismo, ma antropologia urbana, educazione all’ascolto, narrazione partecipata. Abbiamo scelto luoghi che parlano il nostro stesso linguaggio, che accolgono senza resistenze il nostro sguardo controegemonico; spazi in cui è ancora possibile raccontare la contro-storia senza filtri, dare voce agli invisibili, svelare ciò che solitamente non viene celebrato.


Il nostro sguardo è rivolto prevalentemente agli spazi aperti: accessibili, inclusivi, adattabili alle esigenze delle persone, alle domande che emergono, ai vuoti da colmare. Ci piace pensare che ogni nostro passo – fuori dai circuiti tradizionali – sia un atto di restituzione; un invito rivolto a tuttə a osservare, ascoltare e vivere un luogo senza il filtro di narrazioni preconfezionate, che ne esaltino soltanto l’estetica semplificandone la complessità.


L’obiettivo intrinseco è costruire una comunità sensibile e solidale, in cui la diversità diventi ricchezza condivisa e non motivo di esclusione.


Palermo, con il suo intreccio di storie, tradizioni e architetture, è il cuore pulsante delle nostre attività. Vogliamo che diventi una città inclusiva a 360°, in cui ogni persona possa accedere liberamente al patrimonio culturale e viverlo con pienezza.


Per rappresentare questa visione abbiamo scelto un simbolo: l’HOMO TACUS; una figura antropomorfa priva di contorni definiti, capace di accogliere ogni identità e ogni differenza.

L’HOMO TACUS è l’essere umano che immaginiamo: libero da preconcetti, guidato dalla solidarietà, convinto che la diversità sia un valore e che l’inclusione sia un atto quotidiano, concreto e collettivo.


La nostra storia è un libro aperto, scritto a più mani, dove ogni giorno, con la penna dell’impegno e dell’azione, vi aggiungiamo un nuovo capitolo. Ma questa narrazione non si compie senza altre voci, senza altri sguardi, senza altre mani.


Diventa anche tu un HOMO TACUS. Scrivi insieme a noi la prossima pagina e aiutaci a rendere il mondo – e la nostra città – davvero a misura di tuttə.




Crediti

Testo a cura di TACUS Arte Integrazione Cultura - Associazione di promozione sociale.

Immagini di TACUS Arte Integrazione Cultura

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