top of page
Immagine del redattoreTacus Associazione

Alle origini di Halloween

Ogni anno, la notte del 31 ottobre, le città di tutto il mondo si riempiono di creature magiche e spettrali: streghe, mostri e fantasmi sfilano lungo le strade, dando vita a una festa dai toni giocosi e surreali. Halloween è diventato un appuntamento irrinunciabile, sinonimo di travestimenti, mistero e divertimento, ma pochi conoscono le radici antichissime che si celano dietro questa celebrazione.


Per comprendere appieno il significato di Halloween, dobbiamo volgere lo sguardo verso l’epoca dei Celti e all’antica festa di Samhain (1), legata al ciclo della natura e al mistero della vita e della morte.


Indice


Samhain: l'antico Capodanno celtico

Le origini di Halloween risalgono alle celebrazioni dei Celti. Tra le festività più importanti del loro calendario figurava Samhain, la festa che segnava la fine della stagione estiva e l’inizio dell’"oscura" metà dell’anno, un periodo di transizione dal raccolto al freddo dell’inverno.


Secondo le antiche credenze celtiche, durante la notte di Samhain il confine tra il mondo dei vivi e quello dei morti si assottigliava, consentendo agli spiriti di attraversare il velo invisibile che separa i due regni. Se alcuni di questi spiriti erano benevoli (ad esempio gli antenati), altri, temuti e malevoli, venivano placati attraverso riti propiziatori: grandi fuochi sacri accesi presso le colline, sacrifici animali e travestimenti, che avrebbero consentito alla gente di confondersi tra gli spiriti e passare inosservata.


Il collage raffigura una serie di scene inquietanti legate all'atmosfera misteriosa e simbolica di Halloween. In alto a sinistra, un gruppo di figure incappucciate si raduna attorno a un grande falò in una foresta, evocando un rituale antico e carico di simbolismo. In alto a destra, un campo nebbioso disseminato di zucche, con un albero spoglio che aggiunge un senso di desolazione e mistero alla scena.  In basso a sinistra, tre zucche intagliate con facce spettrali sono illuminate in un ambiente oscuro e boscoso. Al centro in basso, una zucca intagliata con un’espressione minacciosa è posizionata di fronte a una casa, creando un’atmosfera di suspense. In basso a destra, un cimitero illuminato dalla luce della luna piena è decorato con zucche intagliate che punteggiano il paesaggio, aumentando la sensazione di mistero e di un legame con il mondo dei morti.  L'insieme di queste immagini crea un'atmosfera inquietante e arcana, rappresentando il lato oscuro e soprannaturale delle celebrazioni di Halloween.

La nascita di All Hallows' Eve

Con l’avvento del cristianesimo, la Chiesa cattolica cercò di trasformare le celebrazioni pagane in festività cristiane, sovrapponendo nuove ricorrenze. Nel IX secolo, infatti, Papa Gregorio IV (2) istituì il Giorno di Ognissanti il 1º novembre, seguito dal Giorno dei Morti il 2 novembre, destinati rispettivamente alla venerazione dei santi e alla commemorazione dei defunti. Tale duplice sovrapposizione, tuttavia, invece di cancellare del tutto le tradizioni celtiche, agevolò un potente processo sincretico. Così, la notte che precedeva la festa di Ognissanti divenne nota come All Hallows’ Eve, da cui deriva l’odierno “Halloween”, mantenendo quasi inalterate le pratiche come l'accensione dei fuochi e il travestimento.


La Zucca, tra simbolismo magico e tradizione

Uno dei simboli più iconici di Halloween è indubbiamente la zucca intagliata, legata alla leggenda di Jack-o’-lantern.


La leggenda di Jack o' Lantern

La storia, di origini irlandesi, narra di un astuto e avaro fabbro di nome Jack – noto anche come “Stingy Jack” o “Jack il taccagno” che, con inganno e malizia, riuscì più volte a ingannare il diavolo, ottenendo promesse e condizioni favorevoli per evitare la dannazione eterna.

Secondo la leggenda, Jack incontrò il diavolo in una taverna e, temendo di perdere la propria anima, lo convinse a trasformarsi in una moneta per pagare un ultimo bicchiere di birra. Una volta ottenuta la moneta, Jack la mise in tasca accanto a una croce d'argento, intrappolando così il diavolo e impedendogli di tornare alla sua forma originale. In cambio della libertà, Jack ottenne dal diavolo la promessa di non reclamare la sua anima per dieci anni. Trascorso il tempo, Jack ingannò nuovamente il diavolo, ottenendo una seconda promessa: il diavolo non avrebbe mai preteso la sua anima.

Tuttavia, quando Jack morì, la sua anima si ritrovò senza un luogo di pace. Rifiutato dal paradiso per la sua vita peccaminosa e dal diavolo per i patti fatti, Jack fu condannato a vagare sulla terra come un’anima tormentata. Nella leggenda, il diavolo, in segno di scherno, gettò a Jack un carbone ardente, che Jack mise in una rapa scavata per poter illuminare il suo cammino nell’eternità. Da allora, Jack divenne noto come Jack of the Lantern, abbreviato in Jack-o’-lantern. La lanterna di Jack rappresentava il simbolo dell’anima errante, intrappolata tra due mondi senza poter trovare riposo.


Con l'emigrazione irlandese verso gli Stati Uniti nel XIX secolo, la tradizione di intagliare rape o cavoli per creare lanterne fu sostituita dalla più comune zucca (3). Da allora, la zucca intagliata è diventata il simbolo per eccellenza di Halloween (4), con il volto ghignante che richiama lo spirito di Jack-o’-lantern.


Anche in Italia la zucca è parte integrante delle celebrazioni in onore dei defunti, a partire da una solida tradizione che affonda le radici negli antichi rituali funerari pagani, in corrispondenza del 31 Ottobre - 1° Novembre.


Un «attributo perfetto per una festa come quella di Ognissanti volta [...] a propiziare i raccolti e a celebrare i defunti in visita nel mondo dei vivi».


Già in epoca pre-cristiana le zucche venivano scolpite con forme antropomorfe per farne lanterne, adagiate sui davanzali o agli angoli delle vie e a illuminare il passaggio delle anime in visita sulla terra: riti di accoglienza coadiuvati da dolci, leggende e filastrocche.


Il collage raffigura scene autunnali e legate alla tradizione di Halloween. In alto a sinistra, una lanterna accesa è circondata da piccole zucche su un tappeto di foglie gialle, creando un’atmosfera calda e accogliente. Al centro, un bambino sorridente indossa abiti invernali e tiene una zucca tra le mani, trasmettendo un senso di innocenza e gioia stagionale. In alto a destra, un sentiero costeggiato da zucche intagliate conduce a una casa in stile vittoriano, con il cielo cupo che aggiunge un tono misterioso alla scena. In basso a sinistra, zucche decorate sono allineate su un muro antico, circondate da foglie cadute, evocando un paesaggio autunnale tranquillo. L’immagine complessiva crea un'atmosfera suggestiva, che celebra la stagione autunnale e il simbolismo delle zucche legato ad Halloween.

Nella Toscana contadina, ad esempio, tra agosto e ottobre, le zucche venivano svuotate, intagliate con aperture a forma di occhi, naso e bocca, ricoperte di stracci e riempite con una candela accesa. La zucca decorata era chiamata Zozzo o Morte Secca e veniva lasciata, al tramonto, su un muretto o a bordo strada per spaventare i passanti.


Nel Lazio prendeva il nome di La Morta (o Morte) o Beccamorta, in alcune zone del Veneto era chiamata Lumassa, mentre in Lombardia, Emilia Romagna e Liguria era chiamata Lumera. Questa si poteva trovare, insieme a tante altre, vicino al cimitero, alle chiese, lungo le strade, sui davanzali delle finestre o davanti le porte d'ingresso. Le lumere assolvevano ad una funzione estetica, si prestavano ad oggetto di burle organizzate dai bambini ed ottemperavano, altresì, ad illuminare la strada per aiutare gli spiriti a ritrovare la via.


In Sardegna, ne La Notte di Sant’Andria, i giovani del paese si procurano le zucche da svuotare, intagliare – rendendole simili al volto umano – e da riempire con una candela.

Al tramonto iniziano a girare per le stradine del paese, con la zucca appesa al collo, bussando alle porte e chiedendo "Mi ddas fait is animeddas?" ("mi fa le piccole anime?") o "Carchi cosa pro sas animas" ("qualcosa per le anime), ottenendo in cambio piccoli doni.


Anche in Molise si intaglia la zucca per mettere dentro una candela e creare così la "mort cazzuta". In Abruzzo, invece, si festeggia L’anime de le morte: qui i bambini, ogni anno da fine ottobre a inizio novembre, girano per le case con le zucche intagliate, bussano alle porte e, alla domanda dei padroni di casa "Chi è?" rispondono "L’anime de le morte"; è così che ricevono monetine, frutta secca o caramelle. Una tradizione simile esiste anche in Calabria, chiamata Coccalu di muortu (il teschio di morto) dove anche qui i bambini, dopo aver intagliato la zucca per renderla simile ad un teschio, la portano in giro mentre, di casa in casa, chiedono ai passanti "Mi lu pagati lu coccalu?" (me lo pagate il teschio?).


Queste tradizioni ricordano il noto “dolcetto o scherzetto” (in inglese trick or treat) di Halloween, un vero e proprio gioco per i bambini che bussano alle porte chiedendo dolci con la minaccia scherzosa di fare un dispetto. Tale pratica ricorda a sua volta l'antico rito della questua, in cui i poveri andavano di casa in casa offrendo preghiere per i defunti in cambio di un po' di cibo.


Tutto il mondo è paese?

Forse un po' sì! L'avvento del Cristianesimo ha indubbiamente conferito alle antiche celebrazioni pagane nuovi e diversi significati, senza però riuscire a cancellarle del tutto.

Malgrado la sovrapposizione ad opera della Chiesa Cattolica, resta ancora vivo il parterre carico di simbolismi degli antichi riti pagani. Un esempio emblematico è il Día de los Muertos in Messico, dove, attraverso altari decorati, cibo e danze, si celebra il ritorno degli spiriti dei defunti per una notte di ricongiungimento con i vivi. In Italia, invece, ricordiamo la festa del "Fucacost" in Puglia e, dal Trentino alla Sicilia, i "banchetti funebri" preparati per "rifocillare" i defunti.


Il collage raffigura una serie di scene evocative legate a celebrazioni autunnali e rituali di commemorazione dei defunti, tra Halloween e Día de los Muertos. In alto a sinistra, c'è un cimitero illuminato dalla luce calda e soffusa del tramonto, con candele accese che adornano le tombe; al centro in alto, una figura travestita da spaventapasseri con una zucca intagliata come testa, circondata da altre zucche sospese su uno sfondo oscuro. A destra, una persona con il volto dipinto nello stile del Día de los Muertos e fiori sulla testa.  In basso a sinistra, due bambini raccolgono dolci e candele in una strada medievale durante una celebrazione notturna, mentre al centro ci sono zucche intagliate con facce varie, simbolo tradizionale di Halloween. Nell'angolo in basso a destra, un altare del Día de los Muertos decorato con candele, fiori e offerte per commemorare i defunti. Il collage mette insieme simboli tradizionali e atmosfere mistiche legate a rituali di passaggio tra il mondo dei vivi e quello dei morti.

La storia di Halloween è un viaggio affascinante tra radici arcaiche e nuovi significati, rivelando che non si tratta di una semplice festa fatta di maschere e divertimento, ma che porta con sé simboli e riti che affondano le radici in un passato ricco di magia e di mistero. Ancora oggi, nel profondo, la notte di Halloween invita a guardare oltre il visibile, aprendo uno spiraglio sul mistero della morte, e a far si che ci si possa riconnettere con le proprie paure e con il fascino di ciò che non conosciamo.


E voi, quali tradizioni autunnali e riti di Halloween conoscete o celebrate? Avete mai intagliato una zucca o partecipato a un’antica festa locale? Condividete nei commenti le vostre esperienze e storie legate a questa magica notte!

 

NOTE


(1) Celebrazione che segna l'inizio dell'inverno e anche il primo giorno del nuovo anno: un evento cruciale per la coesione del tessuto sociale e religioso. La sera di Samhain dava inizio alla celebrazione annuale con un importante rito di passaggio al nuovo anno.


(2) Papa Bonifacio IV, alla fine del VI secolo, introdusse la festa di Tutti i Santi il 13 maggio per contrastare l'antica festa Lemuria, durante la quale gli antichi romani cercavano di placare gli spiriti maligni. Nel IX secolo, invece, per iniziativa di Papa Gregorio IV, la data della celebrazione venne spostata al 1° novembre. Infine, Papa Giovanni XIX, nel XI secolo, istituì il 2 novembre il giorno dedicato alla commemorazione dei defunti. La festa cristiana di Ognissanti commemora tutti i santi, noti o ignoti, della religione cristiana proprio come Samhain si rivolgeva e rendeva onore alle divinità celtiche. Anche la sera della festa celtica è stata cristianizzata ed è diventata la Vigilia di Ognissanti o «Allhallows Eve» (con riti speciali sia nella Chiesa anglicana che in quella romana). Probabilmente, la commemorazione di Ognissanti nella Gran Bretagna medievale ha favorito la diffusione della celebrazione di questa festa in tutta la Chiesa cristiana.


(3) Grazie alla sua capacità di crescere rapidamente e rigogliosamente, la zucca è sempre stata associata all'idea di abbondanza. Nelle comunità agricole, infatti, tale abbondanza veniva percepita come un dono divino e propizio, simbolo di nutrimento e sostentamento per i mesi invernali.


(4) Halloween si festeggiava solo nelle zone celtiche della Gran Bretagna: l’Irlanda, la Scozia, il Galles e il Nord rurale dell’Inghilterra. Nell’Inghilterra non celtica, molte delle usanze di Halloween furono assimilate alla festa commemorativa del Giorno di Guy Fawkes (5 novembre), che ebbe origine nel XVII secolo.


 
  • L'articolo è a cura della redazione di TACUS Arte Integrazione Cultura.

  • Le immagini dei collage sono state generate mediante un programma di AI

Post correlati

Mostra tutti

댓글


bottom of page