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Palermo a luci rosse

  • Immagine del redattore: Tacus Associazione
    Tacus Associazione
  • 27 giu 2024
  • Tempo di lettura: 3 min

Eros, vizi, peccati e case chiuse

Un viaggio alla scoperta dei luoghi del proibito: antichi bordelli, poteri e subalternità sociale; e ancora, i maliziosi segreti delle belle signorine, dispensatrici di piacere e custodi di storie nascoste. Un racconto itinerante, dal taglio storico-antropologico, sul complesso fenomeno della prostituzione a Palermo, dalle Veneri Ericine fino alla Legge Merlin.


DETTAGLI

Date: controlla le date in calendario

Raduno: Piazza San Domenico

Durata: 2h ca.

Accessibilità: itinerario senza barriere, adatto a carrozzine, passeggini e pet friendly

Contributo a supporto delle attività: €5 non tesserati / €3 soci / gratuito per minori di 12 anni e persone con disabilità

Prenotazione obbligatoria (entro 24h): 320.2267975. Esempio: Palermo a luci rosse - Mario Rossi - 2 pax - Tel. +39…”


PERCHÈ PARTECIPARE

Per conoscere una Palermo nascosta, dove storia, eros, scandalo e morale si intrecciano.

Per scoprire i retroscena del complesso fenomeno sociale della prostituzione.

Per dare voce a donne marginalizzate, umiliate, derise, ma resilienti.


LA PROSTITUZIONE IN SICILIA

La storia della prostituzione in Sicilia è intrecciata con riti, credenze e forme di regolamentazione che affondano le radici nell’antichità. Dalle Veneri Ericine, figure sacre al culto della dea dell’amore, alle prostitute di epoca medievale, la società siciliana ha sempre oscillato tra tolleranza e condanna. Con l’Unità d’Italia, la regolamentazione divenne sistematica: le case chiuse erano registrate, tassate e sottoposte a controlli sanitari, fino alla loro chiusura definitiva nel 1958 con la Legge Merlin, che segnò una svolta storica ma aprì anche nuove sfide sociali.


LA PASSEGGIATA

L’itinerario – da piazza San Domenico al vicolo Marotta – guida i partecipanti attraverso i luoghi e le storie della Palermo a luci rosse: dalle memorie delle case chiuse alle figure dei lenoni e delle maitresse, dalle pratiche di regolamentazione e repressione alle conseguenze sociali della loro abolizione. Tra scorci storici, curiosità antropologiche, testimonianze e aneddoti, ripercorreremo le tracce di meretrici e antiche pratiche amatorie, restituendo voce a una memoria collettiva troppo a lungo taciuta.


Un’esperienza narrativa che unisce storia e immaginario, per scoprire come la figura della prostituta – oscillante tra peccato e redenzione – abbia inciso profondamente nella cultura e nell’identità cittadina.


NOTE

— L’iniziativa, a carattere culturale e divulgativo, è curata dai volontari di TACUS ed è proposta esclusivamente in lingua italiana.

— Si tratta di un racconto itinerante, e non di una visita guidata: lungo il percorso non sono previste descrizioni architettoniche né ingressi a monumenti.

— L’evento è a numero chiuso e verrà confermato al raggiungimento di almeno 10 partecipanti. Lo staff si riserva la facoltà di annullare o posticipare la data per esigenze organizzative o eventuali imprevisti, dandone tempestiva comunicazione.

— Il contributo richiesto è destinato a sostenere le attività culturali e sociali inclusive promosse dall’associazione.


CHI SIAMO

TACUS Arte Integrazione Cultura è un’associazione di promozione sociale impegnata nella promozione della cultura inclusiva, nella valorizzazione del patrimonio immateriale e nel favorire la partecipazione attiva alla vita culturale del territorio.

— Le passeggiate raccontate sono un progetto originale TACUS per restituire voce alla memoria storica e collettiva.


RIMANIAMO IN CONTATTO


Seguici, abbiamo tanto da raccontare


— Crediti immagine di copertina: elaborazione Ai



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